Io e la velocità - 5° puntata

in Olio di Balena2 years ago (edited)


Immagine CC0 creative commons

Era uno strano ciclomotore il mio, in quanto era molto lento a riprendere di giri, cioè a sviluppare velocità, ma una volta lanciato, nonostante non avesse nessun componente modificato (se non un piccolo foro addizionale nella marmitta, per aumentare i gas di scarico), viaggiavo molto bene, nelle prove di velocità lanciate arrivata addirittura a lambire la soglia dei 60 km/h, velocità veramente elevata per un ciclomotore, basti considerare che in una delle compagnie dove ero solito girare ero, guarda caso, l'unico ad avere un motorino del genere, venivo guardato come un mezzo appestato, ma che soddisfazione quando ci stendavamo per prendere la maggiore velocità possibile e, inesorabilmente, passavo uno dopo l'altro i vari ciclomotori dei miei amici, non sto parlando delle Vespe truccate, quelle volavano al confronto, ma i vari Ciao, Sì, Boxer e Bravo finivano tutti dietro, anche se avevano la marmitta ad espansione, unico vero strumento che veniva utilizzato per aumentare le prestazioni dei motorini, le modifiche più forti si facevano sulle Vespe, che avevano delle elaborazioni a volte allucinanti...

Purtroppo quel ciclomotore era spesso nei rotti, a volte per il filo dei freni che si rompeva, a volte per l'accensione difettosa, a volte per altro ancora, ogni tanto lui doveva rompermi le palle, nonostante lo venerassi come un dio pagano, la seccatura era arrivata talmente in altro che era mia mezza intenzione prendere la patente a 16 anni per una cilindrata di 125 cc., ma verso la primavera del 1982 capitolai, facendomi anticipare i soldi per comprare un nuovo ciclomotore, un Oscar College Prototipo RS, nome altisonante per definire un tubone, il vero antagonista delle varie Vespe...

Era stupendo, o altro a me sembrava stupendo, bianco, ruote in lega leggera, contachilometri, ammortizzatori a gas posteriori, comando del gas rapido, cilindro cromato, queste le principali caratteristiche che ricordo di lui, sempre una cilindrata di 50 cc., ma tutta un'altra musica rispetto al Benelli Gentleman che avevo in precedenza...

Essendo nuovo, andava fatto il rodaggio, io sbavavo perché mio fratello aveva a sua volta un College blu scuro, di quelli di prima generazione, e l'unica vera modifica che veniva fatta era l'allargamento del diametro del collettore, che di serie era di soli 6,5 mm., che faceva passare proprio un filo di benzina, anzi, di miscela perché quei ciclomotori era a 2 tempi, per cui occorreva la miscela, al 4% di olio...

A sentirla andare in giro, sembrava che si strozzasse, da quanto era impiccato a girare con così poca benzina, il motore pareva richiamare altra benzina, perché era come un cristiano che non avesse sufficiente aria per respirare...

Continua...

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Da quanto ho letto stai salendo in relazione ai tuoi ciclomotori, però ognuno di questi ha avuto i suoi problemi, beh non siamo molto lontani da oggi, ogni nuovo dispositivo si lascia alle spalle il precedente e ovviamente i suoi pessimi dettagli