You are viewing a single comment's thread from:

RE: Meraviglia della natura/ Magnificence of nature

in Olio di Balenalast year

Guarda, ti dirò...purtroppo è vero che gente che non ce la fa, ma davvero, a fare la spesa per la famiglia fino a fine mese tiene animali che in teoria non dovrebbe tenere perchè non ce la fanno nemmeno a mantenere se stessi. Ma magari il pargolo piange perchè vuole l'animale di compagnia e a te come genitore piange il cuore dovergli sempre dire di no, no, no a ogni richiesta perchè soldi non ce n'è mai o circostanza ben peggiore, sei un anziano indigente solo al mondo e qui se non tieni un animale da compagnia, ti ammali di depressione. Forse l'aspetto più triste (ma succederebbe solo se si vive in Italia, non in Albania e manco in America latina, dove la cultura è fortemente simile a quella albanese sotto svariati aspetti) è la denuncia e susseguente processo (penale, in questo caso) di una persona che vive in tali deplorevoli condizioni. Santo cielo, abbandonare un animale è tristissimo e un atto del genere da parte di esponenti della classe media, se non addirittura benestanti, è più che giusto che venga sanzionato. Ma denunciare un anziano che si è visto costretto a rimanere senza il suo cane perchè proprio non può pagargli l'operazione è strappalacrime. Certo, fosse possibile trovargli una casa, una famiglia che può permettersi economicamente un animale da compagnia è l'ideale (non per l'anziano che resta solo o per la famiglia con bimbo in lacrime).
Una curiosità: tuo figlio ha studiato medicina veterinaria in Albania? È più conveniente che in Italia in termini di tasse universitarie, libri, anni di studio e frequenza obbligatoria?

Sort:  

Si sono d'accordo @pousinha con quello che dici ed è vero che manca comunque una cultura della natura che va introdotto.
Si mio figlio ha studiato a Tirana medicina veterinaria, sicuramente è più conveniente che in Italia. Sono 5 anni e hanno frequenza obbligatoria.
Ovviamente le lezioni sono in albanese quindi uno straniero avrebbe grosse difficoltà a studiare qua. Considera che i miei figli hanno fatto qua gli studi fin dalle elementari.

Infatti l'albanese come difficoltà è molto peggio del tedesco, fin dove ne so. È il motivo per cui gli albanesi (e in genere tutti gli europei dell'est, che oltre a possedere doni di naturi genetici in ambito linguistico, sono tremendamente facilitati davanti a una lingua che parli come scrivi, presenta poca accentuazione grafica e non declina) riescono a imparare l'italiano in quattro e quattr'otto senza nemmeno seguire chissà quali corsi (certo, in quest'ultimo caso grammatica e sintassi lasceranno a desiderare, poichè per quanto relativamente semplice, una grammatica va necessariamente studiata in tutte le sue regola e infatti vedevo non pochi europei dell'est commettere errori del tipo confondere il verbo dovere con volere, ecc.). Certo, poi studiando l'albanese (e qualsiasi altra lingua) sin dalle elementari, si impara a livello nativo. Quindi suppongo non vivi in Albania da pochi anni. I tuoi figli ci sono nati? E per te com'è stato l'approccio con la lingua?

Io ci vivo da 19 anni quando siamo venuti avevamo 5 figli da 7 anni a 9 mesi . Poi ne sono nati qua ( o quasi) altri 7 . Ma sono cresciuti qua.
La lingua ci ho messo due anni per parlarla in modo fluente ma i miei figli dicono che faccio troppi errori. A quei tempi non c'erano corsi per stranieri. Vero cosa dici sui popoli dell'esa perché parlano lingua assurde ( Serbo / croato / polacco / ungherese....e anche albanese) . L'albanese si legge come si scrive, ha sempre lo stesso accento ( sulla penultima sillaba) ma la difficoltà più grande sono le declinazioni. L'italiano è facile da parlare ma la grammatica è molto più difficile perché non si legge come si scrive e ha le H e le doppie che nessuna lingua slava ha quindi in grammatica ci sono grosse difficoltà....

Donna coraggiosa, 12 figli🐣. Suppongo che in un paese come l'Albania sia quindi possibile far studiare i figli anche nei casi di famiglie numerose come la vostra. In Italia purtroppo è impossibile senza essere minimo, ma proprio minimo, benestante. Rispetto a te, sono via da molto meno tempo, ma ciononostante, prima che partissi non s'era ancora arrivati all'aberrazione che con uno stipendio da 1000 euro al mese non ci mantieni assolutamente più una famiglia di sole 3 persone, quando fino al 2016 ci vivevano dignitosamente (quantomeno nella maggior parte delle città, dato che chi ha la fortuna di riuscire a vivere nei paeselli di campagna, specie del sud, ancora ce la fa). Sono iscritta a Quora, dove mi mantengo aggiornata sullo stato socio-economico italiano (a parte le notizie che mi arrivano sempre fresche da mia zia in Piemonte) e affermano che con 1000 euro al mese si finisce per mangiare e vestirsi alla Caritas (per forza, l'affitto standard di un bilocale in una città standard viaggia tra i 600 e i 900 euro, poi mettiamoci le bollette che sono salite a livelli stellari, poi le spese condominiali che in certi condomini arrivano alla vergogna di 500 euro al mese e non dico di condomini di lusso, ma era quel che pagavano i miei anziani vicini del terzo piano, facciata lato strada, per uno stabile costruito negli anni '70 in periferia e poi si dovrà pur mangiare, ma non solo, viene l'igiene personale, i prodotti per la pulizia della casa e se viene una febbre, un brutto raffreddore o serve il dentista, ma dicono che con uno stipendio da 1000 euro non puoi permetterti di ammalarti, se hai familiari a carico, poi mettiamoci che a differenza degli altri paesi, sono 20 anni che non aumentano gli stipendi, mentre l'inflazione galoppa). Non certo una gran vita e ovviamente in tali condizioni ci si scorda di fare studiare i figli (mi auguro comunque per loro che almeno gli aiuti comunali per le famiglie povere siano sufficiente quantomeno per farli diplomare, perchè non soltanto che al giorno d'oggi la terza media non vale niente se non per lavorare in nero nelle mansioni più ingrate e se va bene, ma l'Italia è fanalino di coda di paesi del quarto mondo come il Messico, dove l'istruzione secondaria è obbligatoria. L'Italia, unico paese in tutta Europa dove fino alla bellezza del 2020 ci si poteva ancora accontentare della terza media (dalla riforma scolastica 2020 in poi si deve almeno scegliere un corso biennale o triennale professionalizzante, ma ancora non sono nemmeno ai livelli del Messico, dove si studia per 4 anni alla secondaria). Poi i media si lagnano che in Italia si fanno pochi figli, ma far provare ai dirigenti televisivi dallo stipendio che fa impallidire i parlamentari e i cattedratici universitari (davvero: lo stipendio di un presentatore TV sfamerebbe per un anno un paese del quarto mondo) a vivere a 1000 euro al mese e poi vediamo se aprono ancora la bocca per far prendere aria ai denti.
Scusa la filippica: ovviamente non è rivolta a te, ma alle istituzioni che non permettono agli italiani non dico di vivere come te, ma neppure gli permettono di formarsi una famiglia, neppure la classica famiglia di 3 o 4 persone, cosa fino agli anni '90 scontata, ma ora l'hanno fatta diventare un lusso assieme ai pietosi politici che governavano fino all'anno scorso che hanno spogliato l'Italia dietro comando di Bruxelles.
Quanto alla grammatica italiana, si, quella può veramente apparire quale mostro dalle sette teste quando nella lingua madre non si devono nemmeno coniugare i verbi (già la grammatica inglese da questo punto di vista è ben più facile, anche se pure lì ci va impegno nello studiarla perchè l'uso dei tempi verbali non è sempre scontato, poi c'è la grammatica cinese che chi l'ha studiate dice essere facilissima, al rispetto: nè coniugazione nè tempi verbali). Sicuramente i tuoi figli ti dicono che fai troppi errori in albanese perchè loro a scuola hanno avuto tutte le possibilità immaginabili di studiare a fondo le regole grammaticali, cosa che purtroppo a te non è stata concessa dalla mancanza di corsi. Ma nulla che un buon libro di grammatica e un buon dizionario non risolvano per uno studente autodidatta🐣. Comunque sia meriti tutti i complimenti del caso, perchè aver studiato l'albanese in due soli anni è una tempistica record, per una lingua europea dell'est.

Mi dispiace contraddirti ma tra i miei amici e conoscenti ci sono per lo più famiglie numerose con 5 /7/ 10 figli e nessuno di loro è miliardario e tutti i figli che vogliono studiare studiano. Nonostante sicuramente gli aiuti per le famiglie numerose siano davvero troppo pochi ci sono borse di studio e chi vuole studiare lo fa se uno non ha voglia e deve perdere tempo che vada a lavorare...
Il problema in Italia è che parecchia gente è cresciuta con il culo nel burro ( scusa l'espressione), con tutto dovuto e preparato da mammina, questo è il problema le istituzioni non sono la fonte del problema ma solo una parte. Il problema è la gente pensa non faccio un secondo figlio perché poi non posso permettermi di comprargli l'iPhone ( ho sentito con le mie orecchie) e le scarpe firmate , perché se non sei negli standard di questo tipo sei zero.
Sinceramente penso che il miglioramento lo si crea non si punta il dito agli contro gli altri. Comunque in Albania l'istruzione decente soprattutto alle elementari e medie è privata quindi il discorso economico che fai è relativo. Per andare avanti si fanno sacrifici ( nessuno ha un super cellulare ma lo smartphone più economico che esiste e solo dopo 14 anni ...per esempio)e si dà importanza alle giuste cose . Mio figlio veterinario non ha pagato mai le tasse universitarie perché aveva la media del 9 ...gli altri dipende ma sicuramente sanno che non si perde tempo . O studi o lavori. Penso che il male che sta in Italia di quello che tu dicevi è colpa delle persone... E si è visto con il Covid cosa è successo... Nei paesi poveri nulla è dovuto e ringrazio la nostra famiglia numerosa e l'Albania per aver dato ai miei figli questa visione del mondo.

Questa dell'i-phone e delle scarpe firmate è una disfatta😣. Il mio primo cellulare (e di modello obsoleto perchè quello che costava meno) l'ho avuto a 21 anni, non a 14, quando quindi ero già universitaria. Lo scopo doveva essere quello di riuscire a comunicare con me, essendo studentessa pendolare, per potermi prelevare alla stazione treni senza che mio padre ci ammuffise per ore nei casi dei frequenti scioperi e guasti al treno di turno. Serviva allo scopo? Allora, benone! A casa mia si ragionava così: i beni voluttuari equivalgono a soldi buttati. Da bambina vedevo i miei compagni di scuola portarsi dietro quei giornaletti con le figurine da incollare (chiedo venia, non ricordo la terminologia precisa per definire quei giornalini, ma per dare un'idea, ti dirò che riportavano la tematica di un anime giapponese oppure calcistici) e le figurine ovviamente andavano comprate con cadenza periodica dal gionalaio di turno. A differenza loro, dovevo accontentarmi dell'elemosina che mi facevano le maestre e i miei giornalini erano sempre zeppi di figurine mancanti. I Topolino e Paperino, anch'essi mi venivano regalati dalle maestre e solo così avevo modo di averne qualcuno. Vestiti dismessi dalle figlie maggiori delle migliori amiche di mia madre, tutte con prole più grande di me. Mentre i miei compagni di scuola giravano con abiti firmati e le ragazze con la borsa abbinata alle scarpe, mi prendevo la mia brava dose di critiche (le mie compagne di scuola non si rendevano minimamente conto che esistevano ancora famiglie dove non erano certo i figli a comandare a bacchetta i genitori, ma l'inverso e dove i genitori non davano denari in mano ai pargoli chiudendo gli occhi). E tanto, pure a dispetto del fatto che ero figlia unica e non pagavamo affitto, nè di casa nè di garage perchè i miei genitori avevano comprato pure quello. Ma proprio e anche grazie a questo stile di vita che eravamo diventati, allora come allora, da famiglia piccolo-borghese a classe media vera e propria. Mentre perfino compagni di scuola promettenti e superdotati finivano a fare gli operai in fabbrica, avevo potuto proseguire gli studi senza pensieri (ok, ok, se fossi stata furba avrei scelto psicologia, anche se comunque mi salvava quello che oggi è diventato il diploma d'oro d'Italia, che potrei a tutt'ora far valere se dovesse capitarmi la sfortuna di rimpatriare) e non soltanto. Poichè mia madre ci teneva particolarmente, mi aveva fatto iscrivere al conservatorio per studiare il violino, poi palestra e viaggi studio (che i miei compagni e compagne di scuola non facevano, niente di niente). Insomma, i nodi arrivarono al pettine anni e anni dopo. Ma pensavo questi fossero benefici raggiunti in concomitanza con le circostanze favorevoli (sia pure contenute e coi loro difetti a partire dagli anni '90) precedenti ai crolli economici del 2008 (il fallimento della Lehman Brothers), avvenuto giusto un anno prima del mio matrimonio, poi il covid. Su Quora leggo geremiadi su geremiadi, anzi, alcuni utenti dicono pure che non basta nemmeno uno stipendio da 1500 euro (beh, un appartamento a Milano città costa pure 2000 e oltre di affitto), che si è dei poveracci, quindi no, non avevo proprio pensato all'i-phone e alle scarpe firmate a tutti i costi che mi parevano più retaggio dei miei tempi che di quelli moderni. D'altra parte avrei pure dovuto fare caso (e non l'ho fatto con la dovuta attenzione, dunque) a chi lamenta (sia pure lo stipendio altrui) includendo tra le spese mensili obbligatorie sine qua non la TV a pagamento (neanche fosse un bene essenziale per la sopravvivenza, ma a casa mia quella non c'è mai stata e non c'è a tutt'ora che sono maritata).

Ps.: l'Albania somiglia tanto, tantissimo a Brasile e Argentina, tranne che per il sistema scolastico diverso (l'istruzione basica da noi comprende 2 anni di materna, non esattamente obbligatoria, ma ultra-desiderabile e consigliatissima dal governo, 9 anni di elementari divisi in 2 segmenti, il primo di 5 anni e il secondo di 4, poi una secondaria identica per tutti in Brasile, della durata di 3 anni). Le differenziazioni tra Brasile e Argentina si notano nella secondaria. Mentre in Brasile per specializzarsi in qualcosa bisogna prima terminarla e iscriversi o a uno dei tantissimi corsi tecnici della durata di un anno e mezzo, o a un tecnologo universitario che dura dai 2 ai 3 anni e mezzo o direttamente a una facoltà universitaria che dal 2018/19 è di minimo 4 anni, in Argentina la secondaria si divide in due cicli, il primo di 2 anni identico per tutti e il secondo di 3 specializzante

Si anche qui la scuola è la nantevjeçare ( 9 anni divisi 5+4) con prima un anno di asilo quasi obbligatorio. Poi 3 anni di liceo unico e università in cui si entra in base alla media dei voti ( a medicina se hai meno del 9.5 non riesci ad entrare a meno che non si vada alle private) ....invece per il resto no il retaggio culturale è pure peggiorato i miei figli spesso dopo le visite estive commentavano la noia degli argomenti italiani ( telefono, serie Netflix, vestiti) cose secondo me lecite se uno può ma non necessarie e sicuramente non importanti da prendere il posto di un figlio. La scusa sono povero non faccio figli è un falso storico provato dal fatto che i figli si fanno nei paesi più poveri .... In realtà sono convinta che con l'economia cresca l'egoismo e non si ha voglia di darsi agli altri. Questo è il punto IO IO IO ....