Ciao a tutti, oggi vi parlerò di due giardini contrapposti, il giardino acquatico e il giardino roccioso.
L’acqua come sappiamo funge da calmante, con i suoi riflessi e il suo rumore trasmette una pace quasi meditativa. Soprattutto chi vive in città ed ha la possibilità del mare vicino, molte volte usa farse delle passeggiate lungo la riva per cercare un po' di serenità.
In ogni giardino l’elemento idrico funge da punto focale, che se progettato bene ne darà un notevole vantaggio da un punto di vista estetico.
Possiamo distinguere tre regole fondamentali dal momento stesso in cui decidiamo di collocare un punto idrico:
il punto deve ricevere la luce del sole almeno per mezza giornata per favorire la fioritura delle ninfee. Un luogo troppo soleggiato invece potrebbe contribuire allo sviluppo delle alghe che rischiano di consumare tutto l’ossigeno, a questo si può ovviare coltivando delle piante acquatiche in modo da dare ombra alla superficie.
evitare di creare un laghetto sotto degli alberi, le radici potrebbero rovinarlo e le foglie intasarne i filtri, nonché renderne difficile la manutenzione
collocare il laghetto in un punto che sia visibile da più parti della casa in modo da diventare un valido elemento all’interno del giardino
Da non sottovalutare il fatto che un laghetto grande è più gestibile di uno piccolo. Sembrerà un controsenso ma un laghetto più grande avrà più difficoltà a gelarsi di inverno o a riscaldarsi di estate, in questo modo preserveremo anche la sopravvivenza di piante e pesci.
Ovviamente l’elemento idrico cambia a seconda dello stile del giardino. Oltre ai laghetti abbiamo la possibilità di installare piccole cascate, vasi con fiori che galleggiano, fontane a muro o sorgenti che scorrono sulle pietre.
In un giardino formale ad esempio possiamo vedere la maggior parte delle volte delle fontane o statue che fungono da fontanella, in alcuni casi anche specchi d’acqua.
Ovviamente nell’installazione di un laghetto ad esempio, è importante seguire una certa logica e naturalezza nella composizione e nell’installazione per non far risultare il tutto troppo artificioso.
Dalla montagna sino al mare le rocce offrono un insieme di colori, forme e vivacità.
In montagna, quando il giardino si trova su un terreno scosceso e quindi difficile da progettare, possiamo sfruttare le pietre per creare dei terrazzamenti o le rocce per ricreare l’ambiente usando la flora del luogo.
Se il terreno lo permette, in una zona un po' più pianeggiante, si potranno sfruttare le pietre e i massi per creare un sentiero roccioso, inoltre le piante del luogo verranno usate per abbellire il tutto.
In prossimità del mare invece, su un terreno pianeggiante, potremo sfruttare le piante della macchia mediterranea come lentisco, mirto, corbezzolo, lavanda, rosmarino ecc…
Se ben progettato, andremo a creare delle siepi miste e useremo le pietre e i massi per creare dei rialzi in modo da dare forma al tutto.
Infine come ultima scelta, potremo dare spazio a cactacee e piante grasse per rievocare un po' il clima del deserto. Sono perfette in zone calde come per l’appunto ad esempio il nostro sud, non è da escludere l’inserimento di qualche vaso nell’addobbo, magari in terracotta, per rendere il tutto omogeneo.
Questo era il penultimo articolo sui giardini, il prossimo (il mio preferito) sarà l’ultimo, spero di avervi incuriositi sino ad ora e di non avervi annoiati.
Un abbraccio
Casper
Come sempre un post piacevole , tra le due tipologie di giardino sai che non saprei quale più mi attrae , entrambi hanno particolari che mi piacciono.
Ti consiglio di dare un'occhiata a quelli precedenti per avere un'idea più completa :)
Ecco...ho letto tutta la serie e mi rendo conto che il mio giardinetto fa schifo e devo fare qualcosa per renderlo attrattivo e piacevole da vivere. Ma il clima bolognese e la poca luce che arriva nel mio giardinetto urbano sono una bella sfida! Mmmmh...
Eheheh...Il fatto della poca luce può essere un limite, ma ti consiglio di informarti bene su delle specie che possano adattarsi al clima e alla tua situazione in generale ;)