Cosa mangiare a Porto (e nel nord del Portogallo) - Parte II

in #ita5 years ago (edited)

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Foto di proprietà dell'autore

Rieccoci!

Ripartiamo da dove ci eravamo lasciati ieri, dopo una gustosa serie di piatti e sfiziosità locali, dedicandoci questa volta, nella seconda parte di questo articolo, alla passione di grandi e piccini: i dolci.

Già, perchè non solo per l'ottimo baccalà o l'attentato ai livelli di colesterolo della Francesinha è famosa la cucina nord lusitana, ma anche per tutta una serie di dolcetti caratteristici, leggermente diversi se paragonati a quelli italiani, ma non per questo meno intriganti e in grado di deliziare i palati.

Se avete perso l'articolo di ieri, vi espongo, prima di continuare, un breve riassunto di quanto descritto (con relativo link), in modo che chi fosse interessato possa recuperare anche la parte "salata" delle prelibatezze portoghesi.

Nella prima parte

  • Francesinha - Sandwich di ispirazione transalpina;
  • Sopa do dia - Impossibile non iniziare da qui ogni pasto;
  • Il Porto - Un nome, una garanzia;
  • Crocchette varie - Un vero culto in città;
  • Bifana - Più che un panino, una coccola.

Che ne dite, passiamo al dolce?

Pasteis de Nata

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E' probabilmente il dolce più caratteristico dell'intero Portogallo, reperibile in qualsiasi pasticceria o panetteria che si rispetti del Paese. Secondo i portoghesi (e tutti i paesi nei quali si parli questa lingua) questi pasticcini di pastasfoglia, ripieni di una crema pasticcera zuccherata, leggermente abbrustolita in cima, rappresentano la quinta essenza dell'arte dolciaria, tanto da essere spesso definiti come "il dolce più buono del mondo".
Compratene sempre almeno due, perché dopo il primo assaggio non sarete ancora soddisfatti!
Costo: 0,80 - 1,50 euro

Pastasfoglia

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Ok, lo ammetto, il nome di questo dolce non lo so, anche perché non sono così sicuro che effettivamente ne abbia uno (nel banchetto in cui l'abbiamo comprato c'era semplicemente scritta l'equivalente parola portoghese dell'italiano "pastasfoglia"), ma ho ancora ben presente la sensazione delle papille gustative nel momento in cui la mia bocca si apprestava ad attaccare questa piccola mattonella dolce.
Forse questa prelibatezza non è per tutti, anche perché specialmente i più piccoli potrebbero avere difficoltà ad approcciarla, ma con un po' di pazienza si possono tranquillamente domare gli strati di pastasfoglia, ricoperti di cannella e intramezzati da una spumosissima crema al bianco d'uovo.
Costo: 1,00 - 1,50 euro

Ovos Moles

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Dolcetti tipici della zona di Aveiro (ma si trovano tranquillamente in tutta la regione del nord), questi piccoli ovetti di ostia sono ripieni di una dolce, ma non nauseante, crema a base di rosso d'uovo, e vengono solitamente venduti in confezioni multiple.
A testimonianza di come le creme a base di uovo siano una vera passione per gli abitanti del posto non vi sarà difficile trovare il ripieno di questi ovetti anche sotto forma di gelato o crema da spalmare. Attenzione, possono creare una sorta di dipendenza in "stile ciliegia", per cui "uno tira l'altro".
Costo: confezione da 150 gr, (circa trenta ovetti) 4,50 euro

Torta di Guimaraes

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All'apparenza può sembrare una classica sfogliatella napoletana, nota in altre parti del nostro Paese con l'appellativo "coda di aragosta", ma questo dolce tipico della zona dove, secondo la storia, nacque il Portogallo, non ha nulla a che spartire con la specialità nostrana, se non vagamente la forma.
Trattasi di pastasfoglia croccante spennellata con miele e frammenti di mandorle, in alcuni casi ripiena di filetti dolci alla zucca. Consiglio a chi si aspetta di ritrovare il sapore del dolce napoletano di lasciar perdere l'assaggio, riservato solo ai desiderosi di scoprire gusti nuovi.
Costo: 1,80 - 2,50 euro

Toucinho do Céu

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Un po' come la Torta di Guimaraes anche questo tipico dolcetto della città che diede i natali al primo re portoghese è annoverato tra i dolci conventuali, così chiamati perché inventati dai monaci all'inizio del XV secolo sfruttando il raffinato zucchero proveniente dal Brasile.
Molto più pesante e compatta rispetto alla collega, questa pallina dolce ripiena di zucca e spolverata di zucchero a velo, è destinata a farsi ammirare soprattutto dai più coraggiosi e dagli amanti del gusto particolare di questa verdura. Assaggio sicuramente da fare, ma per conto mio non da ripetere.
Costo: 1,80-2,50 euro

Dolce bonus: la tripa!

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E per concludere, un piccolo cadeau, un dolcetto che nelle idee originali non doveva essere compreso nell'articolo, ma che mi spiaceva troppo lasciare fuori: la mitica tripa!
Nel nome ricorda la trippa, nell'aspetto una classica crepe, ma attenzione a chiamarla così, perchè potreste offendere la sensibilità di chi ve la prepara!
La Tripa infatti, come chiunque sia addetto alla sua preparazione vi spiegherà col sorriso sulle labbra, ha un impasto molto più delicato e saporito delle classiche crespelle, con un gusto che ricord apiù il biscotto che l'uovo; non aspettatevi inoltre il classico ripieno cremoso, ma dei pezzi di cioccolata interi, fatti sapientemente e pazientemente sciogliere insieme all'impasto.
Costo: 2,00 - 2,50 euro

Amici, il nostro viaggio nelle prelibatezze della cucina del nord del Portogallo termina qui, ma se già vi sta assalendo la voglia di partire per visitare queste incantevoli terre e assaggiare le squisitezze del luogo, mi permetto di consigliarvi la lettura della nostra mini giuda di viaggio, che potete trovare qui:

Porto, una perla sull'oceano

Prima parte, Seconda parte, Terza parte

A presto!!!

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