THENEVERENDINGTRIPGRAZIECOV - Parte I

in #ita5 years ago



Il 28 di febbraio parto da Houston alla volta dell'Italia, via Istanbul.
Tutto era stabilito, volo comodo la sera da Houston, arrivo primo pomeriggio turco, ripartenza alla volta di Roma tardo pomeriggio e arrivo nella capitale per le 21:20 del sabato 29. Poi pernotto da amici e il 1 marzo treno per casa.
In tempi normali sarebbe andata così... In tempi normali appunto.
Ecco invece quanto accaduto in tempi di COVid-19
I miei amici (clienti) turchi avevano un appuntamento da un avvocato per alcune pratiche relative al personale da impiegare nelle stazioni di Houston e New Orleans. Bene. In America è tutto rapido penserete, col cazzo! È stato necessario ricorrere a Santo Uber per arrivare in tempo in aeroporto. 45 minuti di conversazione con un autista Boliviano trapiantato in Texas con la voglia di imparare l'Italiano. Conversazione anche piacevole che ha reso il tragitto più breve nella percezione. Aveva anche istallato Alexa sull'auto, ma la stronza si è rifiutata di riprodurre musica italiana. Razzismo multimediale.
Giunto all'aeroporto le prime avvisaglie che qualcosa non andava nel verso giusto. Come se la sorte girasse al largo.

Faccio la fila al check in con una sensazione strana. Ero partito dall'Italia con 11 casi di contagi da coronavirus e adesso erano più di 400 e diversi paesi i quarantena. La signorina del check è gentile, poi prende il mio passaporto e si stranisce, poi sfodera un bel sorriso e mi chiede: ma vuole proprio tornare?
Mò, premesso che sono stato benissimo negli USA, direi che dopo un po' il torna a casa Lessie scatta in ognuno di noi.
E qui inizia il calvario. Dal primo passo si capisce tutto.
Se vi capita la fortuna delle quattro S random sappiate che il primo passo è mosso nella direzione sbagliata.

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Se vi capita questo vuol dire che siete stati estratti a sorte per un bel controllo Deep. Mi avvio al controllo bagaglio, dopo aver spedito l'altro anche se la valigia era da cappelliera, non avevo voglia di mani estranee sui miei abiti e sulle mie mutande. Il poliziotto controlla il passaporto e poi mi fa accomodare di lato in attesa di un collega. Un omone sulla sessantina mi invita a seguirlo, poi si aggiunge una signora sui cinquanta forse. Inizia il controllo che dura per circa una mezz'oretta. Beh dopo tanti voli questa esperienza mi mancava. Salutati i poliziotti delusi dal non aver trovato nulla, mi avvio di corsa al gate. Parto. Volo tranquillo, il posto accanto a me è libero quindi ho un po' di spazio in più che in un volo intercontinentale in economy è la cosa migliore che ti possa capitare.

Arrivato in Turchia il 29 Febbraio, mezzo rincoglionito dal viaggio, vado a controllare il gate del volo per Roma. Sono circa le 17:00 ed il gate verrà annunciato alle 18:30. Bene, cazzeggio un pò di social, tra gli scaffali del duty free e si fanno le 18:00. Qui inizia il calvario. Esco dal negozio e vedo delle scritte gialle sul tabellone dei voli.

Cancelled

I voli per l’Iran e per Roma e Milano cancellati.

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Sono un viaggiatore scafato. Nessun panico. Quindi mi affretto a raggiungere il desk della Turkish airlines.

To Be Continued...




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